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Concerto di Natale 2024 - Orchestra Giovanile Fontane di Roma
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Nella giornata odierna l’Arma ha celebrato la “Virgo Fidelis”, Patrona dell’Istituzione ricordando anche la “Giornata dell’Orfano”, profondamente sentita dai militari dell’Arma che si stringono a tutti i figli dei colleghi scomparsi. Nella Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio all’Aventino, S.E. Reverendissima Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, ha officiato una Santa Messa, unitamente all’Ordinario Militare, Arcivescovo Santo Marcianò, a cui hanno partecipato il Vicepresidente della Camera dei Deputati, On. Giorgio Mulè, il Sottosegretario di Stato per la Difesa, Sen. Isabella Rauti ed il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Salvatore Luongo.
Il Cardinale Semeraro, nel corso dell’omelia, nel ricordare il 75° anniversario della proclamazione - nel 1949 - ad opera di Papa Pio XII che proclamò ufficialmente Maria “Virgo Fidelis” Patrona dell’Arma dei Carabinieri, si è espresso sul concetto di fedeltà, che non vale solo nel contesto religioso ma ha valore anche nel sociale e nella vita quotidiana, significando coerenza nella vita. Il Cardinale si è soffermato sul Vice Brigadiere Salvo D’Acquisto annunciando che <>.
Il Comandante Generale, Gen. C.A. Salvatore Luongo, ha ricordato come <>. Il Gen. C.A. Luongo ha concluso preannunciando la consegna della Targa di Benemerenza ICARO, attribuita, per l’anno 2023, alla memoria del Car. Sc. Vittorio Iacovacci, Medaglia d’Oro al Valore Militare, caduto il 22 febbraio 2021 unitamente all’Ambasciatore Luca Attanasio a Goma, nella Repubblica Democratica del Congo.
Il prestigioso riconoscimento è stato istituito nel 1975 dall’Associazione Nazionale Reduci della Prigionia con il patrocinio di Stato Maggiore Difesa, per premiare ogni anno “un militare, di qualsiasi grado e ruolo, che si sia distinto per eccezionali azioni di ardimento, per ammirevole spirito di sacrificio o di solidarietà umana o elevatissimo senso del dovere, dimostrato durante l’espletamento del servizio e che abbia contribuito all’affermazione dell’onore e del prestigio delle Forze Armate”.
Dopo la funzione religiosa sono stati premiati gli assistiti più meritevoli dell’Opera Nazionale di Assistenza per gli orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri (O.N.A.O.M.A.C), l’Ente Morale di natura privatistica che dal 1948 assiste gli orfani tramite un piccolo contributo volontario mensile elargito dai militari di ogni ordine e grado dell’Arma. Infatti, sia a Roma - al termine della Messa - sia in altre regioni d’Italia, con piccole ma significative cerimonie, sono state consegnate delle borse di studio quali premi “di buon profitto” agli orfani maggiormente distintisi nel rendimento scolastico e delle targhe d’argento ai neo-laureati, segno concreto di vicinanza alle famiglie dei colleghi scomparsi.
A seguire, si è svolta la cerimonia di scoprimento dell’opera “Virgo Fidelis” all’interno del Sacrario delle Bandiere al Vittoriano.
La celebrazione della Virgo Fidelis al 21 novembre coincide con la data in cui la Cristianità celebra la Presentazione di Maria Vergine al tempio ed è anche l’anniversario della “Battaglia di Culqualber”.
Il 21 novembre del 1941 ebbe infatti luogo una delle più cruente battaglie in terra d’Africa, nella quale un Battaglione di Carabinieri si sacrificò nella difesa, protrattasi per tre mesi, del caposaldo di Culqualber. Quei Caduti sono entrati a far parte della folta schiera di Carabinieri che, in pace e in guerra, hanno saputo tener fede al giuramento prestato fino all’estremo sacrificio. Alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri fu conferita, per il fatto d’arme, la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, dopo quella ottenuta per la partecipazione alla Prima Guerra Mondiale.
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La cerimonia di avvicendamento del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, che si è svolta questa mattina presso la caserma “Salvo D’Acquisto” di Tor di Quinto, ha visto il passaggio di consegne tra il Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, cedente ed il Generale di Corpo d’Armata Salvatore Luongo, subentrante.
L’evento è stato suggellato dalla presenza del Ministro della Difesa, On. Guido Crosetto, e del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Luciano Portolano.
Alla cerimonia hanno partecipato Autorità civili, militari e religiose, rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri e Forestali in congedo, dell’O.N.A.O.M.A.C. e alcuni esponenti delle A.P.C.S.M..
Il Gen. C.A. Luzi, giunto al termine di una “entusiasmante vita militare iniziata 46 anni fa”, ha sottolineato: “l’Arma mi ha permesso di vivere la magia di rapporti profondi e autentici con i Carabinieri, che ammiro per la tempra e la professionalità. Li considero veri e propri eroi del quotidiano”. Rivolgendosi poi ai militari: “fate il vostro dovere e sarete ricompensati da mille soddisfazioni, come lo è stato per me”.
Concludendo: “Il mio grazie più grande all’Arma dei Carabinieri che mi ha spinto ogni giorno a spostare avanti i miei limiti, a pormi nuovi traguardi per affrontare sfide sempre più complesse”.
Il Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi lascia il comando dopo aver guidato l’Arma dal 16 gennaio 2021. Ha intrapreso la carriera militare nel 1978, reggendo prestigiosi incarichi di comando per oltre 18 anni, tra cui quello di Comandante della Compagnia di Roma Centro e dei Comandi Provinciali di Savona e Palermo e della Legione Carabinieri “Lombardia”.
Ha ricoperto, dal 6 settembre 2018 al 15 gennaio 2021, l’incarico di Capo di Stato Maggiore del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. Dal 1° gennaio 2023, nell’ambito dell’annuale Presidenza di turno di EuroGendFor, ha assunto, in rappresentanza della Difesa, la Chairmanship italiana in seno al Comitato Interministeriale di Alto Livello (CIMIN).
Il Generale Luongo, intervenuto successivamente ha ricordato la figura di “un Maresciallo, Comandante di Stazione, che, pur avendo difficoltà a mettere insieme il pranzo con la cena per la propria famiglia si prodigava a ospitare nel proprio alloggio bambini per offrire loro un pasto caldo. Era un vero tutore dell’ordine, un militare dalla schiena dritta, ma al tempo stesso un uomo di straordinaria dignità, con un enorme attaccamento alla sua comunità e con innato senso della giustizia. Quel Maresciallo riuniva in sé, nel suo agire, tutti i valori dell’Arma, la generosità, il coraggio, l’empatia, l’attitudine ad essere vicino ai più bisognosi.”
Successivamente, il Gen. C.A. Luongo ha sottolineato come “l’Arma deve continuare a massimizzare l’impiego della tecnologia, sia in funzione preventiva che repressiva, sfruttando anche le reali potenzialità dell’intelligenza artificiale e migliorando la capacità di governare lo spazio cibernetico per contrastare il crimine”.
Rivolgendosi poi alle nuove generazioni tra le fila dell’Arma: “Scommettiamo sui nostri giovani Carabinieri, incitiamoli al cambiamento, stimoliamoli a cercare nuove strade in modo che ogni militare si senta pienamente coinvolto in un virtuoso progresso di crescita”.
Infine, concludendo: “Nel solco della secolare storia dell’Arma e degli insegnamenti che ho ricevuto dai miei maestri, sarò sempre a fianco di tutti i Carabinieri che servono i cittadini con determinazione, diligenza e costanza, perché l’Arma deve continuare essere strumento virtuoso per la costruzione di una società più giusta”.
La carriera del nuovo Comandante, Gen. C.A. Luongo, classe 1962, è iniziata nel 1977 alla Scuola Militare “Nunziatella”. Ha ricoperto ruoli di prestigio nell’Arma dei Carabinieri, tra cui Comandante Provinciale di Milano e Roma, Assistente Militare e Aiutante di Campo per l’Arma dei Carabinieri del Signor Presidente della Repubblica e Capo Ufficio Legislativo del Ministro della Difesa. Dal dicembre 2023 è Comandante Interregionale Carabinieri “Podgora” e, dal giugno 2024, è Vice Comandante Generale dell’Arma.
Ha ricevuto numerosi encomi e onorificenze, tra cui quella di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Medaglia Mauriziana e, da ultimo, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Ha quindi preso la parola il Generale Luciano Portolano, Capo di Stato Maggiore della Difesa, il quale ha evidenziato il suo orgoglio per l’Arma, una nicchia di eccellenza che ha assunto un ruolo di primo piano nel campo delle moderne missioni di training, advising, assistance e capacity building; oltre a rappresentare un riferimento mondiale nell’esercizio della funzione di stability policing, anche con il Centro di Eccellenza “CoESPU” di Vicenza.
Infine il Ministro della Difesa, l’Onorevole Guido Crosetto, ha dichiarato: “Si chiude un capitolo di storia dell’Arma dei Carabinieri. Sotto la guida del Generale Luzi, cui esprimo profonda gratitudine, abbiamo visto una Benemerita all’avanguardia, radicata nelle tradizioni, con “il Carabiniere” sempre al centro. Al Generale Luongo il compito di confermare l’Arma come presidio di legalità e, insieme, punta di innovazione. A tutti i Carabinieri il plauso, la fiducia e la riconoscenza della Nazione. Non esiste Difesa senza Carabinieri e non esiste Italia senza Carabinieri.”
In mattinata, prima dell’evento, i due alti Ufficiali hanno reso omaggio ai Caduti deponendo prima una corona d’alloro al Sacello del Milite Ignoto, situato presso l’Altare della Patria e poi al sacrario presso il Museo Storico dell’Arma, un gesto simbolico che sottolinea l’importanza dei sacrifici compiuti dai militari italiani per la difesa e la libertà del Paese.
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Il Comandante Generale, Gen. C.A. Teo Luzi, nella mattinata odierna, ha presentato il Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri edizione 2025. A illustrare l’opera è stato il famoso conduttore televisivo Marco Liorni, nella splendida cornice dell’Auditorium Parco della Musica.
“I Carabinieri e i giovani” è il tema del nuovo Calendario Storico, realizzato con il contributo di celebri personaggi dello scenario artistico-letterario italiano, Marco Lodola e Maurizio de Giovanni; il primo che ha curato la veste grafica dell’opera è considerato un artista poliedrico del Nuovo Futurismo e della Pop Art italiana, mentre il secondo, scrittore partenopeo di successo, è noto per le collane de “Il Commissario Ricciardi”, “I Bastardi di Pizzofalcone”, “Mina Settembre”.
I testi che accompagnano le 12 tavole descrivono un dialogo epistolare fra un Maresciallo Comandante di Stazione, vedovo, e suo figlio, studente alle prese con le sfide del quotidiano e con il dolore, condiviso con il padre, per la scomparsa della madre. Il Maresciallo utilizza come chiave di dialogo alcuni racconti del suo lavoro, parlando di alcuni episodi di servizio che toccano temi come il bullismo, le dipendenze, la salvaguardia dell’ambiente e del rispetto per l’altro, l’inclusività e la solitudine sociale.
Riesce così a superare gli ostacoli e le difficoltà ricorrenti nel rapporto comunicativo fra adulti e ragazzi con un metodo tanto astuto quanto discreto: conoscendo l’abitudine del ragazzo di sfogliare album di foto che ritraggono anche la madre scomparsa, decide di inserire dei bigliettini al suo interno, chiedendogli di toglierli se letti e, quindi, graditi.
In questo modo, Maurizio de Giovanni riesce a romanzare il rapporto fra nuove generazioni e legalità, con un linguaggio diretto ed empatico, riassumendo l’amore paterno, i valori e la fiducia nelle giovani generazioni in una sorta di testamento morale.
Le tavole, invece, raffigurano, nell’inconfondibile stile pop di Marco Lodola, carabinieri delle varie articolazioni dell’Arma e figure giovanili, nella versione cartacea delle “sculture luminose” che lo hanno reso celebre nel mondo.
Il calendario vuole valorizzare i giovani, bene inestimabile per tutti e investimento prezioso per il futuro del Paese, richiamando una delle principali attività preventive svolta dall’Arma a loro favore, gli incontri nelle scuole sulla “Cultura delle legalità”, che ambiscono a promuovere conoscenza della legge e cultura civica.
Un’opportunità unica e privilegiata di cui far tesoro per sviluppare nelle giovani generazioni la sensibilità verso le tematiche sociali più avvertite, della legalità e dei temi ambientali, e accrescere la consapevolezza del proprio prezioso ruolo per la crescita sociale, economica e democratica del Paese.
La tavola del mese di novembre, attraverso la rappresentazione di un militare per ciascuna Forza Armata, è dedicata alla “Difesa” e ai suoi valori. La scelta del mese coincide con la ricorrenza della “Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate”, che celebriamo il 4 novembre, quest’anno suggellata dalla cerimonia nella città di Venezia e dal “Villaggio della Difesa” allestito al Circo Massimo dal 1 al 4 novembre, in cui i cittadini potranno scoprire le nostre Forze Armate.
La grande curiosità che suscita il Calendario Storico dell’Arma, oggi giunto a una tiratura di 1.200.000 copie e tradotto in otto lingue straniere (inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, giapponese, cinese e arabo) oltre che in sardo e friulano, è una chiara dimostrazione della stima e della gratitudine di cui gode l’Istituzione da parte della comunità. L’elevato significato dei suoi contenuti ne fanno un oggetto apprezzato, ambito e presente tanto nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro quanto nelle scuole e nei luoghi di aggregazione sociale, quasi a testimonianza del fatto che “accanto ad ogni cittadino c’è un Carabiniere”. La pubblicazione del Calendario, giunta alla sua 92^ edizione, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949 venne ripresa regolarmente nel 1950 e da allora è stata puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dell’Arma e, attraverso di essa, della Storia d’Italia.
Oltre al Calendario, è stata pubblicata anche l’edizione 2025 dell’Agenda la cui opera rappresenta la continuità editoriale del Calendario, riportando le storie di de Giovanni come apertura di ogni singolo mese.
Altre due opere completano l’offerta editoriale dell’anno 2025.
Il Calendario da tavolo, dedicato anche quest’anno al tema “I Carabinieri nei Borghi più Belli d’Italia” e realizzato con gli scatti dei comuni dello stivale più suggestivi e ricchi di tradizioni, da Nord a Sud, fra cui: Sappada (UD), Civitella del Tronto (TE), Suvereto (LI), Posada (NU), Locorotondo (BA) e Gerace (RC). L’intero ricavato della vendita del calendarietto da tavolo è devoluto, come accaduto negli anni precedenti, all’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri.
Il Planning da tavolo è invece incentrato sul tema “L’impegno internazionale dei Carabinieri. L’attività di cooperazione e i teatri operativi”, con la finalità di illustrare la delicata e preziosa attività che l’Arma svolge fuori il territorio nazionale, assolvendo con professionalità e dedizione sia ai compiti di stability policing che di sicurezza e vigilanza alle sedi diplomatiche, un impegno altamente apprezzato dalla comunità internazionale.
Il ricavato di tale prodotto editoriale sarà devoluto nuovamente ad un ospedale pediatrico, individuato quest’anno nel Santobono di Napoli.
Oggi, in concomitanza con la presentazione dei prodotti editoriali, la Galleria Deodato Arte, che rappresenta l’artista, apre (fino al 16 novembre, in via Giulia 122 a Roma) la mostra "Marco Lodola. Luci Blu".
La collezione inedita dell'artista espone sculture luminose e bozzetti ispirati all’Arma dei Carabinieri utilizzati per la realizzazione del Calendario Storico ed. 2025. La mostra è nata per rendere omaggio all’Istituzione che con la sua storia di oltre due secoli è ormai diventata un elemento iconografico che appartiene all’immaginario popolare italiano.
Prefazione del Signor Comandante Generale, Gen. C.A. Teo Luzi
Se c’è un tempo della vita che non va mai sprecato, è quello in cui parliamo ai giovani. Sono semi che gettiamo perché il futuro sia più bello e rigoglioso. A questo fine bisogna piantare i Valori, radici salde e rami alti che guardino al cielo.
Maurizio de Giovanni è un grande autore del nostro tempo. La sua Napoli del Commissario Ricciardi, dei Bastardi di Pizzofalcone e di Mina Settembre, romanzi divenuti serie televisive di enorme successo, è riscatto dal crimine e slancio verso una società più umana e più giusta. Non potevamo che affidare a lui un lavoro sulla legalità dedicato alle nuove generazioni, che toccasse i temi su cui si gioca la loro partita.
Ci accompagnano in questo viaggio le pregevoli illustrazioni di Marco Lodola, artista pop affermato nel mondo, esponente del Nuovo Futurismo che di recente ha “arredato” con le sue sculture luminose le facciate e le vetrine di prestigiose boutique a Roma, New York, Parigi, Singapore, e poi le Gallerie Lafayette di Doha in occasione dei mondiali di calcio nel Qatar.
È molto bella l’idea di un maresciallo che, con brevi e incisive lettere, racconta al figlio il suo lavoro e la sua anima da carabiniere. La moglie è mancata ma lui e il ragazzo sono rimasti una famiglia, “lo sono forse anche di più”. Così il padre decide di trasmettere ciò che ha appreso dalla sua esperienza, con parole semplici e tese a squarciare il velo di incomunicabilità che a volte separa i figli dai genitori. Lo fa con un amore che non si vergogna di manifestare, perché bisogna sempre dire ti voglio bene, “meglio una volta in più che una in meno”.
Ammonisce il giovane a guardarsi dalla droga, che fa diventare “vigliacchi, bugiardi, codardi, ingannevoli”. Che fa “andare via, in un inferno profondo” dal quale “non si torna più”. Lo esorta a trattare la città come se fosse casa sua, a star lontano dai “branchi”, a bandire qualunque forma di bullismo, a rispettare le donne. Gli ricorda che chi ha ragione “non ha mai bisogno di urlare”.
È un testamento morale da conservare nella vita, che farà crescere entrambi. Ma la storia di una piccola famiglia acquista, attraverso i toccanti insegnamenti di un maresciallo, una valenza universale. Esprime i sentimenti e l’impegno che ogni buon carabiniere, ogni buon cittadino deve avere verso il suo prossimo. Se tutti educhiamo i figli al rispetto dell’altro, la partita del futuro è già vinta.
All’orizzonte ci sono sfide importanti: salvaguardare il pianeta, conservare la pace, gestire al meglio l’intelligenza artificiale scongiurando i rischi per una democrazia conquistata a fatica nel corso dei secoli. In queste pagine, che spero saranno apprezzate, c’è un’idea su come affrontarle.
Ancora una volta il Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri valorizza le arti, che nel Bel Paese sono di casa, senza dimenticare il loro valore educativo. Ancora una volta è la nostra occasione per augurare a tutti i lettori un Nuovo Anno ricco di gioia e serenità.
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Martedì 5 novembre 2024, alle ore 17:00, nel Salone d'Onore del Museo Storico dell'Arma dei Carabinieri, si svolge la presentazione del volume "Oltre il Dovere", con l'intervento del Gen C.A. (c.a.) M.O.V.M. Rosario Aiosa.
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Nella mattinata odierna, presso Villa Madama, si è aperto il Summit annuale dell’Associazione Internazionale delle Gendarmerie e delle Forze di Polizia a statuto militare (FIEP), al termine del quale l’Arma dei Carabinieri, che aveva assunto la Presidenza nel mese di ottobre 2023, cederà il testimone alla Gendarmeria Nazionale Francese. Hanno preso parte all’incontro i Comandanti/Direttori Generali delle 21 gendarmerie e Forze di Polizia a statuto militare che, nel soggiorno in Italia, verranno ricevuti dal Presidente della Repubblica.
Annualmente, viene individuato un tema generale oggetto di studio, durante la Presidenza italiana, la FIEP ha focalizzato l’attenzione sul contrasto ai crimini ambientali, nell’ottica prioritaria della protezione della biodiversità e degli ecosistemi. La particolare tematica è molto sentita dall’Arma, la più articolata forza di polizia ambientale d’Europa, e il confronto con le altre gendarmerie e forze di polizia è risultato utile e propositivo per un impegno comune in difesa dell’ambiente, per lo sviluppo di buone pratiche condivise e protocolli comuni.
Nel 2024 la FIEP ha compiuto trent’anni. Il 12 maggio 1994, infatti, fu istituita a Madrid la Commissione Tripartita, composta dall’Arma dei Carabinieri, dalla Gendarmeria Nazionale francese e dalla Guardia Civil spagnola. Nel 1996 aderì la Guardia Nazionale Repubblicana portoghese e l’anno successivo l’associazione, nel frattempo divenuta Commissione Quadripartita, fu definitivamente denominata FIEP, acronimo costituito dalle iniziali dei nomi dei Paesi Membri in quel momento: France, Italia, Espaňa e Portugal. Con successive Dichiarazioni Comuni e con le modifiche allo statuto, l’organizzazione ha assunto carattere di “Associazione Internazionale” e attualmente sono 21 le gendarmerie e forze di polizia a statuto militare appartenenti alla FIEP in qualità di membri.
Nella storia trentennale dell’Associazione, prima dell’incarico conclusosi con il meeting di questi giorni, l’Arma dei Carabinieri aveva assunto la Presidenza nel 1999, nel 2006 e nel 2014 in corrispondenza con il bicentenario di fondazione dell’Istituzione. Esperienze certamente positive nell’importante campo della cooperazione internazionale.
Nel corso del Vertice odierno, è stato votato all’unanimità il riconoscimento dello status di membro all’Ispettorato dei Carabinieri moldavi.
La loro partecipazione alle dinamiche dell’Associazione è stata supportata dall’Arma dei Carabinieri in aderenza con le linee strategiche di indirizzo politico estero nazionale.
The annual Summit of the International Association of Gendarmeries and Police Forces with Military Status (FIEP) opened today morning at Villa Madama, at the end of which the Carabinieri Corps, which had assumed the presidency in October 2023, will hand over the baton to the French National Gendarmerie. The meeting was attended by the Commanders/Directors General of the 21 military-statutory Gendarmeries and Police Forces who will be received by the President of the Republic during their stay in Italy.
Annually, a general theme is identified as the object of study; during the Italian presidency, FIEP focused on combating environmental crimes, with a priority focus on protecting biodiversity and ecosystems. The particular issue is very much felt by the Carabinieri Corps, the most articulate environmental police force in Europe, and the comparison with other gendarmeries and police forces was useful and purposeful for a common commitment in defense of the environment, for the development of shared best practices and common protocols.
In 2024, FIEP turned 30 years old. In fact, on May 12, 1994, the Tripartite Commission, composed of the Carabinieri Corps, the French National Gendarmerie and the Spanish Guardia Civil, was established in Madrid. In 1996 the Portuguese National Republican Guard joined, and the following year the association, which in the meantime had become the Quadripartite Commission, was definitively named FIEP, an acronym made up of the initials of the names of the Member Countries at that time: France, Italia, Espaňa and Portugal. With subsequent Joint Declarations and amendments to the statutes, the organization took on the character of an “International Association,” and there are currently 21 gendarmes and police forces with military status belonging to FIEP as members.
In the 30-year history of the Association, prior to the appointment concluded with the meeting these days, the Carabinieri had assumed the presidency in 1999, 2006 and 2014 in correspondence with the bicentennial of the institution's founding. Certainly positive experiences in the important field of international cooperation.
At today's summit, a unanimous vote was taken to grant membership status to the Moldovan Carabinieri Inspectorate.
Their participation in the dynamics of the Association was supported by the Carabinieri in adherence with the strategic lines of national foreign policy direction.
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Giovedì 24 ottobre 2024, alle ore 17:00, nel Salone d'Onore del Museo Storico dell'Arma dei Carabinieri, nell'ambito degli eventi culturali "I giovedì del Museo", si svolge l'incontro con Francesca Bommarito, autrice del volume "Albicocche e Sangue".
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Venerdì 21 giugno 2024, alle ore 18:00, nel Salone d'Onore del Museo Storico dell'Arma dei Carabinieri, si esibisce il Coro Polifonico 'Salvo D'Acquisto'.
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Nella caserma "Salvo D’Acquisto" di Tor di Quinto, l’Arma dei Carabinieri ha celebrato il 210° Annuale di Fondazione, la cui cerimonia è stata suggellata dalla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accolto dal Ministro della Difesa, On. Guido Crosetto e dal Comandante Generale, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi.
Alla cerimonia hanno partecipato anche numerose altre Autorità Parlamentari e di Governo, esponenti delle Magistrature, Autorità militari, civili e religiose, nonché i Comandanti Generali ed i Direttori delle Forze di Polizia di tutti i Paesi aderenti alla FIEP e le altre delegazioni di Paesi stranieri con cui l’Arma ha un rapporto di amicizia e collaborazione.
La significativa ricorrenza ricade il 5 giugno, data in cui nel 1920 la Bandiera dell'Arma fu insignita della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare per la partecipazione dei Carabinieri alla Prima Guerra Mondiale.
La cerimonia si è aperta alle ore 18:30 dopo l’aviolancio di militari del Reggimento Carabinieri Paracadutisti "Tuscania" ed il successivo ingresso sul piazzale di tre Reggimenti di formazione rappresentativi delle Organizzazioni dell’Arma, da quella Addestrativa alla Territoriale, dalla Mobile e Speciale alla Tutela Forestale Ambientale e Agroalimentare. Si è quindi proseguito con la resa degli onori al Presidente della Repubblica, accompagnato dal Ministro della Difesa, dal Capo di Stato Maggiore della Difesa e dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, che hanno passato in rassegna i Reparti schierati.
A seguire, gli interventi del Comandante Generale, Gen. C.A. Teo Luzi, del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Amm. Giuseppe Cavo Dragone e del Ministro della Difesa, On. Guido Crosetto.
Il Comandante Generale, in particolare, ha sottolineato che "la sicurezza è, prima di tutto, un’aspettativa: l’aspirazione di ogni cittadino a godere, di uno spazio tranquillo entro il quale esercitare i propri diritti politici, civili, sociali ed economici. L’Arma è parte garante di questo spazio: perché ogni cittadino sa che ovunque ci sia l’insegna "Carabinieri", lì troverà il volto dello Stato che accoglie, ascolta, soccorre e protegge…l’immagine dello Stato amico che interviene nel bisogno. Alcune volte con la semplicità di un gesto di comprensione. Quel gesto che, solo dall’inizio dell’anno, ha salvato da situazioni di grave pericolo oltre 1.300 persone".
Ha quindi preso la parola il Capo di Stato Maggiore della Difesa, soffermandosi in particolare sul prezioso ruolo dell’Istituzione nelle missioni internazionali: "Un fenomeno bellissimo che mi rende molto orgoglioso: La crescente richiesta dei nostri carabinieri nelle missioni internazionali prova soprattutto la loro capacità unica di relazionarsi con le popolazioni locali che ne percepiscono la carica umana e valoriale, nonché nella capacità di integrarsi nella nuova dimensione interforze, costituendo un modello di successo efficace nelle operazioni di supporto alla pace e di stabilizzazione internazionale".
"La storia dell'Arma dei Carabinieri si intreccia indissolubilmente con quella dell'Italia. Istituzione che ha accompagnato il Paese dalla sua nascita, diventandone un simbolo che tutto il mondo conosce e rispetta. A voi Carabinieri il mio orgoglio come Ministro e il mio grazie come cittadino". Così il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel suo intervento per il 210° Anniversario della Fondazione della Benemerita.
Il Ministro ha poi continuato: "Gli elementi fondanti della vostra eccellenza sono due: l'esempio di tutti quei Carabinieri che nel loro silenzioso servizio hanno cementato le basi della democrazia e la vostra vicinanza ai cittadini. Esempio e vicinanza, due caposaldi su cui si costruiscono i valori propri di una grande famiglia, com'è quella della Difesa".
La cerimonia è proseguita con la consegna della Medaglia d’Oro al "Valor Civile" alla Bandiera di Guerra dell’Arma dei Carabinieri con la seguente motivazione:
"Nel solco dei più alti valori di generoso altruismo e di fedeltà nell’adempimento del dovere, l’Arma dei Carabinieri, attraverso le proprie Stazioni, espressioni autentiche di efficacia operativa e di prossimità, ha dato prova di assoluta dedizione al servizio delle comunità. Nei popolosi quartieri urbani, come nelle più remote contrade, gli uomini e le donne delle Stazioni Carabinieri si sono prodigati per la tutela dei diritti dei cittadini, intervenendo nell’emergenza e soccorrendo nel bisogno, mirabili interpreti di un incessante impegno a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, spinto, nelle più drammatiche avversità, sino all’estremo sacrificio, con eroico civismo.
Presidio di legalità, luogo di ascolto e di accoglienza, le Stazioni Carabinieri, con la propria rassicurante presenza e attraverso il costante dialogo con i Sindaci e gli altri rappresentanti delle comunità, hanno accompagnato, lungo duecentodieci anni, la Storia del Paese e la quotidianità degli italiani, dando un volto alla vicinanza dello Stato e suscitando la riconoscenza della Nazione tutta, per la straordinaria capacità di adempiere, con singolare umanità, il dovere di difesa della collettività.". Territorio nazionale, 1814 - 2024.
Successivamente sono state consegnate, dalle Autorità istituzionali presenti, alcune ricompense individuali:
- la Medaglia d’Oro al Valor Civile al Vice Brigadiere (ora Luogotenente in congedo) Gianluca CARLOMAGNO con la seguente motivazione: "Nel corso di un’operazione di polizia giudiziaria finalizzata all’esecuzione di un provvedimento restrittivo nei confronti di ventuno soggetti affiliati ad agguerrito clan camorristico, con eccezionale coraggio ed esemplare iniziativa raggiungeva un tetto al fine di monitorare l’eventuale fuga dei malviventi e salvaguardare la sicurezza degli altri militari. Nel corso dell’intervento, a causa dell’improvviso cedimento della struttura, precipitava al suolo da un’altezza di circa quattro metri, riportando gravi lesioni. Chiaro esempio di elette virtù civiche e altissimo senso del dovere".
Napoli, 28 maggio 2019;
- la Medaglia d’Oro al Valor Civile al Carabiniere (ora Maresciallo) Roberto BORLENGO, con la seguente motivazione: "Addetto a Stazione distaccata, con esemplare iniziativa, eccezionale coraggio e altissimo senso del dovere, intervenuto presso una cascina interessata da una violenta esplosione, veniva investito da un’ulteriore deflagrazione. benché sepolto dalle macerie, impegnando ogni risorsa fisica, orientava telefonicamente, con straordinaria lucidità, le operazioni di soccorso che consentivano di trarre in salvo due vigili del fuoco gravemente feriti. chiaro esempio di elette virtù civiche e non comune senso del dovere".
Quargnento (Alessandria), 5 novembre 2018;
- le Medaglie d’Oro al Valore dell’Arma dei Carabinieri "alla memoria" nei confronti di Carabinieri caduti nel corso della lotta al banditismo:
- Maresciallo d’alloggio Ordinario Pietro PURPI, a Villalba (Caltanissetta), il 4 dicembre 1943;
- Carabiniere Scelto a cavallo Vincenzo SAPUPPO, a Camporeale (Trapani), il 9 dicembre 1949;
- Carabiniere Giovanni CALABRESE, a San Cipirello (Palermo), 25 agosto 1949.
Nell’ambito della medesima iniziativa premiale, sono state concesse analoghe medaglie, di cui una consegnata, in occasione della cerimonia presso la Legione Carabinieri Sicilia, alla sorella del caduto mentre le altre quattro saranno affidate al Museo Storico dell’Arma.
Si è poi proceduto alla consegna del "Premio Annuale" a sei Comandanti di Stazione che si sono particolarmente distinti nell’attività d’istituto, impegnati quotidianamente ad accogliere, ascoltare e soccorrere la comunità:
- Luogotenente Angelo Pio ZUCCA, Comandante della Stazione di Finale Ligure (Savona);
˗ Luogotenente Carica Speciale Giovanni SOLDANO, Comandante della Stazione di Stazione di Padova Principale (Padova);
˗ Luogotenente Carica Speciale Mario FACCIOLLA, Comandante della Stazione di Fano (Pesaro Urbino);
˗ Luogotenente Michele FIORAIO, Comandante della Stazione di Stazione di Ruviano (Caserta);
˗ Maresciallo Ordinario Francesco SCARPUZZA, Comandante della Stazione di Oria e poi di Bovalino (Reggio Calabria);
˗ Maresciallo Capo Daniele DESANTIS, Comandante del Nucleo Forestale di Campello sul Clitunno (Perugia).
Al termine delle premiazioni, dopo il deflusso dei Reparti, lo Storico Carosello Equestre è stato eseguito dal 4° Reggimento Carabinieri a Cavallo per rievocare la "Carica di Pastrengo" del 1848.
La manifestazione è terminata con gli onori finali al Presidente della Repubblica.
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Giovedì 22 maggio 2024, alle ore 17:00, nel Salone d'Onore del Museo Storico dell'Arma dei Carabinieri, si tiene la conferenza dal titolo "Magliana 1943 - L'attacco della Legione Allievi al caposaldo n.5".