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Nell'ambito degli eventi culturali "I giovedì del Museo", giovedì 13 marzo 2025 alle ore 17:30, nel Salone d'Onore del Museo Storico dell'Arma dei Carabinieri, si svolge l'incontro con la Dott.ssa Daniela Lorenzi, autrice del volume "Mangiare secondo la scienza - La salute nel piatto".
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Nella mattinata, presso l’Aula Magna della Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Sen. Isabella Rauti, ha dichiarato aperto l’Anno Accademico 2024 – 2025, alla presenza del Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Giorgia Meloni, e di numerose personalità istituzionali, parlamentari, di Governo e Diplomatiche, nonché esponenti della Magistratura, delle Forze Armate e delle Forze di Polizia.
In occasione dell’evento il Comandante della Scuola, Generale di Divisione Claudio Domizi, ha dato il benvenuto, introducendo l'intervento del Comandante Generale, Gen. C.A. Salvatore Luongo.
Il Generale Luongo ha espresso la sua gratitudine per la presenza delle autorità e degli ospiti, in occasione della celebrazione di un evento che “fa parte della tradizione di questo istituto d’eccellenza dove l’Arma forma i suoi Comandanti del domani, trasmettendo loro competenze ma essenzialmente quei valori che da sempre caratterizzano la missione del Carabiniere”.
Nel suo discorso, il Comandante Generale ha delineato le nuove sfide che l'Arma dei Carabinieri è chiamata ad affrontare in un’era di profonde trasformazioni e significative minacce che provengono “dai cosiddetti nuovi domini, riferiti allo spazio, alla subacquea, alle dimensioni cyber e cognitiva, all’ambiente informativo e allo spettro elettromagnetico”.
Un concetto centrale del suo intervento è stato quello della militarità, “un requisito irrinunciabile per i Carabinieri ed assume una connotazione strategica, esaltando il senso etico, lo spirito di servizio e il sacrificio, valori che l’Arma condivide con le altre Forze Armate”.
In tale prospettiva e in aderenza alle direttive del Signor Ministro della Difesa, l’Arma dei Carabinieri ha avviato programmi di aggiornamento e potenziamento delle capacità militari dell’Istituzione, in piena sintonia con gli indirizzi del Capo di Stato Maggiore della Difesa.
Sono stati poi ricordati i 15 teatri operativi in cui sono schierati i contingenti, con una forza complessiva di quasi 500 unità, tra cui i Carabinieri presenti sul valico di Rafah dove operano a supporto della missione EUBAM “con il compito di coordinare e facilitare il passaggio tra la Striscia di Gaza e l’Egitto dei feriti e dei malati palestinesi garantendo loro assistenza e protezione”.
Il Generale Luongo ha ribadito la volontà di rivitalizzare le capacità militari con un indirizzo strategico e di alta pianificazione, istituendo Gruppi di Lavoro all’interno dello Stato Maggiore del Comando Generale con lo scopo di assicurare il mantenimento del ruolo, delle funzioni e delle specificità attribuite ai Carabinieri, nonché progettare e sviluppare modelli organizzativi e operativi che valorizzino le caratteristiche dell’Arma e adeguino la risposta alle emergenti istanze della società.
Il discorso ha toccato anche le numerose sfide cruciali che l'Arma è chiamata ad affrontare, dal ruolo fondamentale dei Carabinieri Forestali nel contrasto al cambiamento climatico e al degrado ambientale a salvaguardia degli ecosistemi e dello sviluppo sostenibile, alla lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata, la quale per essere contrastata necessita di “una rete di diplomazia giuridica, di cooperazione giudiziaria e di polizia coesa e funzionale, in supporto della tradizionale strategia di prevenzione e di repressione”.
Nel triennio 2021-2024, le indagini svolte dai Reparti dell’Arma hanno portato all’arresto di 2.074 persone per associazione di tipo mafioso, mentre sul fronte dell’aggressione ai patrimoni illeciti sono stati eseguiti sequestri per oltre 1 miliardo e 243 milioni di euro e confische per 587 milioni.
Il Comandante Generale ha poi sottolineato l'importanza del contrasto alla minaccia terroristica di matrice fondamentalista, attraverso “la ricerca informativa, anche attraverso il costante monitoraggio del web e la spinta investigativa, sempre più qualificata e in stretto coordinamento con l’Autorità giudiziaria, che ringrazio ancora una volta per il sostegno e la preziosa opera svolta”.
In riferimento alla “Quarta Rivoluzione Industriale”, ha evidenziato il potenziale dell'intelligenza artificiale, tra le recenti tecnologie la più “emblematica, rivoluzionaria e attrattiva”, evidenziando come l’Arma si sia “dedicata con convinzione nei programmi di ricerca e di sviluppo nel settore”, anche attraverso la partecipazione, con propri rappresentanti, al Gruppo di Progetto interforze “Strategia per l’implementazione dell’Intelligenza Artificiale in ambito Difesa”.
Si è poi focalizzato sulla domanda di sicurezza che attualmente è “forte, costante e riguarda tutti i settori della società civile” e, che per soddisfarla, viene messo in campo un impegno quotidiano con la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza finalizzato a “garantire il pieno incondizionato esercizio dei diritti e delle libertà dei cittadini, in perfetta aderenza al modello di coordinamento oramai compiuto e delineato dalla legge n. 121 del 1981”.
Rivolgendosi nuovamente agli Ufficiali Allievi, il Generale Luongo ha sottolineato che lo scenario attuale richiederà da parte loro “una risposta qualificata, competente e dalla quale non è possibile sottrarsi, in nome di quel rapporto che lega l’Arma, da oltre duecento anni, alla storia dell’Italia e degli italiani". In questo contesto, le Stazioni Carabinieri, "l’espressione concreta della vocazione alla vicinanza ai cittadini", sono considerate “luoghi di accoglienza, di ascolto, di inclusione, dove spesso una parola di conforto difronte ai piccoli problemi della vita quotidiana, o una semplice mano tesa fanno la differenza”. Le Stazioni, solo nell’ultimo anno, hanno proceduto per il 73,9% dei delitti perseguiti su tutto il territorio nazionale, di cui una quota rilevante riguarda il codice rosso.
L’obiettivo, ha spiegato, è quello “di continuare ad essere sempre all’altezza della fiducia riposta in noi dagli italiani e dalle comunità affidateci”.
Il Signor Generale ha posto l’accento sull’importanza della formazione, un “fattore strategico dell’azione istituzionale” per forgiare gli Ufficiali dell’Arma il cui operato dovrà basarsi principalmente sul “saper essere”, in particolare su alcuni principi basilari come l’etica del comando, la leadership, la responsabilità, la visione, la creatività, l’ascolto, il dialogo, pensare in grande, andare oltre e il buon esempio.
Il Comandante Generale ha concluso il suo intervento con un messaggio significativo alla futura classe dirigenziale dell'Arma, a cui sarà affidato il destino dell’Istituzione: “Vogliamo dei Comandanti che, nel solco delle più antiche virtù militari, assumano l’iniziativa, non si accontentino di agire nelle rassicuranti comfort zone, ma siano leader autentici, competenti, sereni e fermamente consapevoli di stare sempre dalla parte del bene, nell’esclusivo interesse dei cittadini e della Patria”.
Ha preso dunque la parola il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Sen. Isabella Rauti, la quale, dopo aver riportato i saluti del Sig. Ministro della Difesa non presente all’odierno evento, ha messo in luce uno dei punti di forza dell’Arma dei Carabinieri, ovvero “la capacità di tramandare alle nuove generazioni un patrimonio ideale e valoriale restando sempre al passo con tempi, accompagnando e anticipando le esigenze di una società sempre più complessa”, sottolineando inoltre come “l’Arma, dopo oltre due secoli di vita, è un pilastro fondamentale della comunità nazionale e un riferimento sicuro per i cittadini”.
Il signor Sottosegretario, continuando il suo intervento, ha voluto evidenziare come “I Carabinieri richiamano la storia d’Italia, la vostra uniforme vi rende immediatamente riconoscibili, simbolo di vicinanza ai cittadini e di presenza dello Stato”.
Inoltre, nel delineare le preziose attività svolte da ogni singolo Carabiniere sul territorio nazionale, ha richiamato l’hashtag “possiamo aiutarvi”, che “l’Arma utilizza nei suoi profili social e che racchiude compiutamente la missione, rappresentando la vostra anima e la vostra essenza; possiamo aiutarvi significa siamo sempre pronti, siamo addestrati e siamo al servizio dei cittadini”.
La Senatrice, nel concludere, rivolgendosi ai giovani Ufficiali: “cogliete l’opportunità formativa che la Scuola vi offre, fatelo con orgoglio e dedizione perché il percorso che avete scelto è difficile, pertanto serve equilibrio e determinazione ma serve anche il coraggio di gettare il cuore oltre l’ostacolo”.
Prima della conclusione dell’evento, il Presidente del Consiglio dei Ministri, accompagnata dal Sottosegretario di Stato alla Difesa, dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri e dal Comandante della Scuola, ha consegnato una pergamena a cinque capicorso in rappresentanza di tutti gli Ufficiali frequentatori.
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Incontri al Museo Storico - Presentazione Volume Una fiamma d'argento in Guerra - Storia e memorie di un Carabiniere Reale 1915 - 17
Modera dott. Giovanni Cecini
Salone d'onore
Giovedì 6 marzo 2025 ore 17.00
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Incontri al Museo Storico dell'Arma dei Carabinieri, giovedì 27 febbraio 2025 ore 17.00
I Giovedì del Museo: Presentazione del volume- D'Annunzio e lo Sport - incontro con l'Autrice
Dottoressa ELISA di Rofi
Modera: Emilio Limone
Interverranno: Marino Micich e Giovanni Maria Sirovich
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I Giovedi del Museo -
Incontro con l'autore: Emilio Limone - " Il Mistero di Villa Feoli "
Moderatrice dott.ssa Alessandra Renzetti
Museo Storico dell'Arma dei Carabinieri
Piazza Risorgimento 46 - Roma
Ore 17.00
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Giovedì 16 gennaio 2025, alle ore 17:00, nel Salone d'Onore del Museo Storico dell'Arma dei Carabinieri, si svolge la presentazione del volume "I Carabinieri sul Grande Schermo".
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Concerto di Natale 2024 - Orchestra Giovanile Fontane di Roma
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Nella giornata odierna l’Arma ha celebrato la “Virgo Fidelis”, Patrona dell’Istituzione ricordando anche la “Giornata dell’Orfano”, profondamente sentita dai militari dell’Arma che si stringono a tutti i figli dei colleghi scomparsi. Nella Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio all’Aventino, S.E. Reverendissima Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, ha officiato una Santa Messa, unitamente all’Ordinario Militare, Arcivescovo Santo Marcianò, a cui hanno partecipato il Vicepresidente della Camera dei Deputati, On. Giorgio Mulè, il Sottosegretario di Stato per la Difesa, Sen. Isabella Rauti ed il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Salvatore Luongo.
Il Cardinale Semeraro, nel corso dell’omelia, nel ricordare il 75° anniversario della proclamazione - nel 1949 - ad opera di Papa Pio XII che proclamò ufficialmente Maria “Virgo Fidelis” Patrona dell’Arma dei Carabinieri, si è espresso sul concetto di fedeltà, che non vale solo nel contesto religioso ma ha valore anche nel sociale e nella vita quotidiana, significando coerenza nella vita. Il Cardinale si è soffermato sul Vice Brigadiere Salvo D’Acquisto annunciando che <>.
Il Comandante Generale, Gen. C.A. Salvatore Luongo, ha ricordato come <>. Il Gen. C.A. Luongo ha concluso preannunciando la consegna della Targa di Benemerenza ICARO, attribuita, per l’anno 2023, alla memoria del Car. Sc. Vittorio Iacovacci, Medaglia d’Oro al Valore Militare, caduto il 22 febbraio 2021 unitamente all’Ambasciatore Luca Attanasio a Goma, nella Repubblica Democratica del Congo.
Il prestigioso riconoscimento è stato istituito nel 1975 dall’Associazione Nazionale Reduci della Prigionia con il patrocinio di Stato Maggiore Difesa, per premiare ogni anno “un militare, di qualsiasi grado e ruolo, che si sia distinto per eccezionali azioni di ardimento, per ammirevole spirito di sacrificio o di solidarietà umana o elevatissimo senso del dovere, dimostrato durante l’espletamento del servizio e che abbia contribuito all’affermazione dell’onore e del prestigio delle Forze Armate”.
Dopo la funzione religiosa sono stati premiati gli assistiti più meritevoli dell’Opera Nazionale di Assistenza per gli orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri (O.N.A.O.M.A.C), l’Ente Morale di natura privatistica che dal 1948 assiste gli orfani tramite un piccolo contributo volontario mensile elargito dai militari di ogni ordine e grado dell’Arma. Infatti, sia a Roma - al termine della Messa - sia in altre regioni d’Italia, con piccole ma significative cerimonie, sono state consegnate delle borse di studio quali premi “di buon profitto” agli orfani maggiormente distintisi nel rendimento scolastico e delle targhe d’argento ai neo-laureati, segno concreto di vicinanza alle famiglie dei colleghi scomparsi.
A seguire, si è svolta la cerimonia di scoprimento dell’opera “Virgo Fidelis” all’interno del Sacrario delle Bandiere al Vittoriano.
La celebrazione della Virgo Fidelis al 21 novembre coincide con la data in cui la Cristianità celebra la Presentazione di Maria Vergine al tempio ed è anche l’anniversario della “Battaglia di Culqualber”.
Il 21 novembre del 1941 ebbe infatti luogo una delle più cruente battaglie in terra d’Africa, nella quale un Battaglione di Carabinieri si sacrificò nella difesa, protrattasi per tre mesi, del caposaldo di Culqualber. Quei Caduti sono entrati a far parte della folta schiera di Carabinieri che, in pace e in guerra, hanno saputo tener fede al giuramento prestato fino all’estremo sacrificio. Alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri fu conferita, per il fatto d’arme, la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, dopo quella ottenuta per la partecipazione alla Prima Guerra Mondiale.
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La cerimonia di avvicendamento del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, che si è svolta questa mattina presso la caserma “Salvo D’Acquisto” di Tor di Quinto, ha visto il passaggio di consegne tra il Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, cedente ed il Generale di Corpo d’Armata Salvatore Luongo, subentrante.
L’evento è stato suggellato dalla presenza del Ministro della Difesa, On. Guido Crosetto, e del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Luciano Portolano.
Alla cerimonia hanno partecipato Autorità civili, militari e religiose, rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri e Forestali in congedo, dell’O.N.A.O.M.A.C. e alcuni esponenti delle A.P.C.S.M..
Il Gen. C.A. Luzi, giunto al termine di una “entusiasmante vita militare iniziata 46 anni fa”, ha sottolineato: “l’Arma mi ha permesso di vivere la magia di rapporti profondi e autentici con i Carabinieri, che ammiro per la tempra e la professionalità. Li considero veri e propri eroi del quotidiano”. Rivolgendosi poi ai militari: “fate il vostro dovere e sarete ricompensati da mille soddisfazioni, come lo è stato per me”.
Concludendo: “Il mio grazie più grande all’Arma dei Carabinieri che mi ha spinto ogni giorno a spostare avanti i miei limiti, a pormi nuovi traguardi per affrontare sfide sempre più complesse”.
Il Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi lascia il comando dopo aver guidato l’Arma dal 16 gennaio 2021. Ha intrapreso la carriera militare nel 1978, reggendo prestigiosi incarichi di comando per oltre 18 anni, tra cui quello di Comandante della Compagnia di Roma Centro e dei Comandi Provinciali di Savona e Palermo e della Legione Carabinieri “Lombardia”.
Ha ricoperto, dal 6 settembre 2018 al 15 gennaio 2021, l’incarico di Capo di Stato Maggiore del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. Dal 1° gennaio 2023, nell’ambito dell’annuale Presidenza di turno di EuroGendFor, ha assunto, in rappresentanza della Difesa, la Chairmanship italiana in seno al Comitato Interministeriale di Alto Livello (CIMIN).
Il Generale Luongo, intervenuto successivamente ha ricordato la figura di “un Maresciallo, Comandante di Stazione, che, pur avendo difficoltà a mettere insieme il pranzo con la cena per la propria famiglia si prodigava a ospitare nel proprio alloggio bambini per offrire loro un pasto caldo. Era un vero tutore dell’ordine, un militare dalla schiena dritta, ma al tempo stesso un uomo di straordinaria dignità, con un enorme attaccamento alla sua comunità e con innato senso della giustizia. Quel Maresciallo riuniva in sé, nel suo agire, tutti i valori dell’Arma, la generosità, il coraggio, l’empatia, l’attitudine ad essere vicino ai più bisognosi.”
Successivamente, il Gen. C.A. Luongo ha sottolineato come “l’Arma deve continuare a massimizzare l’impiego della tecnologia, sia in funzione preventiva che repressiva, sfruttando anche le reali potenzialità dell’intelligenza artificiale e migliorando la capacità di governare lo spazio cibernetico per contrastare il crimine”.
Rivolgendosi poi alle nuove generazioni tra le fila dell’Arma: “Scommettiamo sui nostri giovani Carabinieri, incitiamoli al cambiamento, stimoliamoli a cercare nuove strade in modo che ogni militare si senta pienamente coinvolto in un virtuoso progresso di crescita”.
Infine, concludendo: “Nel solco della secolare storia dell’Arma e degli insegnamenti che ho ricevuto dai miei maestri, sarò sempre a fianco di tutti i Carabinieri che servono i cittadini con determinazione, diligenza e costanza, perché l’Arma deve continuare essere strumento virtuoso per la costruzione di una società più giusta”.
La carriera del nuovo Comandante, Gen. C.A. Luongo, classe 1962, è iniziata nel 1977 alla Scuola Militare “Nunziatella”. Ha ricoperto ruoli di prestigio nell’Arma dei Carabinieri, tra cui Comandante Provinciale di Milano e Roma, Assistente Militare e Aiutante di Campo per l’Arma dei Carabinieri del Signor Presidente della Repubblica e Capo Ufficio Legislativo del Ministro della Difesa. Dal dicembre 2023 è Comandante Interregionale Carabinieri “Podgora” e, dal giugno 2024, è Vice Comandante Generale dell’Arma.
Ha ricevuto numerosi encomi e onorificenze, tra cui quella di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Medaglia Mauriziana e, da ultimo, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Ha quindi preso la parola il Generale Luciano Portolano, Capo di Stato Maggiore della Difesa, il quale ha evidenziato il suo orgoglio per l’Arma, una nicchia di eccellenza che ha assunto un ruolo di primo piano nel campo delle moderne missioni di training, advising, assistance e capacity building; oltre a rappresentare un riferimento mondiale nell’esercizio della funzione di stability policing, anche con il Centro di Eccellenza “CoESPU” di Vicenza.
Infine il Ministro della Difesa, l’Onorevole Guido Crosetto, ha dichiarato: “Si chiude un capitolo di storia dell’Arma dei Carabinieri. Sotto la guida del Generale Luzi, cui esprimo profonda gratitudine, abbiamo visto una Benemerita all’avanguardia, radicata nelle tradizioni, con “il Carabiniere” sempre al centro. Al Generale Luongo il compito di confermare l’Arma come presidio di legalità e, insieme, punta di innovazione. A tutti i Carabinieri il plauso, la fiducia e la riconoscenza della Nazione. Non esiste Difesa senza Carabinieri e non esiste Italia senza Carabinieri.”
In mattinata, prima dell’evento, i due alti Ufficiali hanno reso omaggio ai Caduti deponendo prima una corona d’alloro al Sacello del Milite Ignoto, situato presso l’Altare della Patria e poi al sacrario presso il Museo Storico dell’Arma, un gesto simbolico che sottolinea l’importanza dei sacrifici compiuti dai militari italiani per la difesa e la libertà del Paese.
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Il Comandante Generale, Gen. C.A. Teo Luzi, nella mattinata odierna, ha presentato il Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri edizione 2025. A illustrare l’opera è stato il famoso conduttore televisivo Marco Liorni, nella splendida cornice dell’Auditorium Parco della Musica.
“I Carabinieri e i giovani” è il tema del nuovo Calendario Storico, realizzato con il contributo di celebri personaggi dello scenario artistico-letterario italiano, Marco Lodola e Maurizio de Giovanni; il primo che ha curato la veste grafica dell’opera è considerato un artista poliedrico del Nuovo Futurismo e della Pop Art italiana, mentre il secondo, scrittore partenopeo di successo, è noto per le collane de “Il Commissario Ricciardi”, “I Bastardi di Pizzofalcone”, “Mina Settembre”.
I testi che accompagnano le 12 tavole descrivono un dialogo epistolare fra un Maresciallo Comandante di Stazione, vedovo, e suo figlio, studente alle prese con le sfide del quotidiano e con il dolore, condiviso con il padre, per la scomparsa della madre. Il Maresciallo utilizza come chiave di dialogo alcuni racconti del suo lavoro, parlando di alcuni episodi di servizio che toccano temi come il bullismo, le dipendenze, la salvaguardia dell’ambiente e del rispetto per l’altro, l’inclusività e la solitudine sociale.
Riesce così a superare gli ostacoli e le difficoltà ricorrenti nel rapporto comunicativo fra adulti e ragazzi con un metodo tanto astuto quanto discreto: conoscendo l’abitudine del ragazzo di sfogliare album di foto che ritraggono anche la madre scomparsa, decide di inserire dei bigliettini al suo interno, chiedendogli di toglierli se letti e, quindi, graditi.
In questo modo, Maurizio de Giovanni riesce a romanzare il rapporto fra nuove generazioni e legalità, con un linguaggio diretto ed empatico, riassumendo l’amore paterno, i valori e la fiducia nelle giovani generazioni in una sorta di testamento morale.
Le tavole, invece, raffigurano, nell’inconfondibile stile pop di Marco Lodola, carabinieri delle varie articolazioni dell’Arma e figure giovanili, nella versione cartacea delle “sculture luminose” che lo hanno reso celebre nel mondo.
Il calendario vuole valorizzare i giovani, bene inestimabile per tutti e investimento prezioso per il futuro del Paese, richiamando una delle principali attività preventive svolta dall’Arma a loro favore, gli incontri nelle scuole sulla “Cultura delle legalità”, che ambiscono a promuovere conoscenza della legge e cultura civica.
Un’opportunità unica e privilegiata di cui far tesoro per sviluppare nelle giovani generazioni la sensibilità verso le tematiche sociali più avvertite, della legalità e dei temi ambientali, e accrescere la consapevolezza del proprio prezioso ruolo per la crescita sociale, economica e democratica del Paese.
La tavola del mese di novembre, attraverso la rappresentazione di un militare per ciascuna Forza Armata, è dedicata alla “Difesa” e ai suoi valori. La scelta del mese coincide con la ricorrenza della “Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate”, che celebriamo il 4 novembre, quest’anno suggellata dalla cerimonia nella città di Venezia e dal “Villaggio della Difesa” allestito al Circo Massimo dal 1 al 4 novembre, in cui i cittadini potranno scoprire le nostre Forze Armate.
La grande curiosità che suscita il Calendario Storico dell’Arma, oggi giunto a una tiratura di 1.200.000 copie e tradotto in otto lingue straniere (inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, giapponese, cinese e arabo) oltre che in sardo e friulano, è una chiara dimostrazione della stima e della gratitudine di cui gode l’Istituzione da parte della comunità. L’elevato significato dei suoi contenuti ne fanno un oggetto apprezzato, ambito e presente tanto nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro quanto nelle scuole e nei luoghi di aggregazione sociale, quasi a testimonianza del fatto che “accanto ad ogni cittadino c’è un Carabiniere”. La pubblicazione del Calendario, giunta alla sua 92^ edizione, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949 venne ripresa regolarmente nel 1950 e da allora è stata puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dell’Arma e, attraverso di essa, della Storia d’Italia.
Oltre al Calendario, è stata pubblicata anche l’edizione 2025 dell’Agenda la cui opera rappresenta la continuità editoriale del Calendario, riportando le storie di de Giovanni come apertura di ogni singolo mese.
Altre due opere completano l’offerta editoriale dell’anno 2025.
Il Calendario da tavolo, dedicato anche quest’anno al tema “I Carabinieri nei Borghi più Belli d’Italia” e realizzato con gli scatti dei comuni dello stivale più suggestivi e ricchi di tradizioni, da Nord a Sud, fra cui: Sappada (UD), Civitella del Tronto (TE), Suvereto (LI), Posada (NU), Locorotondo (BA) e Gerace (RC). L’intero ricavato della vendita del calendarietto da tavolo è devoluto, come accaduto negli anni precedenti, all’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri.
Il Planning da tavolo è invece incentrato sul tema “L’impegno internazionale dei Carabinieri. L’attività di cooperazione e i teatri operativi”, con la finalità di illustrare la delicata e preziosa attività che l’Arma svolge fuori il territorio nazionale, assolvendo con professionalità e dedizione sia ai compiti di stability policing che di sicurezza e vigilanza alle sedi diplomatiche, un impegno altamente apprezzato dalla comunità internazionale.
Il ricavato di tale prodotto editoriale sarà devoluto nuovamente ad un ospedale pediatrico, individuato quest’anno nel Santobono di Napoli.
Oggi, in concomitanza con la presentazione dei prodotti editoriali, la Galleria Deodato Arte, che rappresenta l’artista, apre (fino al 16 novembre, in via Giulia 122 a Roma) la mostra "Marco Lodola. Luci Blu".
La collezione inedita dell'artista espone sculture luminose e bozzetti ispirati all’Arma dei Carabinieri utilizzati per la realizzazione del Calendario Storico ed. 2025. La mostra è nata per rendere omaggio all’Istituzione che con la sua storia di oltre due secoli è ormai diventata un elemento iconografico che appartiene all’immaginario popolare italiano.
Prefazione del Signor Comandante Generale, Gen. C.A. Teo Luzi
Se c’è un tempo della vita che non va mai sprecato, è quello in cui parliamo ai giovani. Sono semi che gettiamo perché il futuro sia più bello e rigoglioso. A questo fine bisogna piantare i Valori, radici salde e rami alti che guardino al cielo.
Maurizio de Giovanni è un grande autore del nostro tempo. La sua Napoli del Commissario Ricciardi, dei Bastardi di Pizzofalcone e di Mina Settembre, romanzi divenuti serie televisive di enorme successo, è riscatto dal crimine e slancio verso una società più umana e più giusta. Non potevamo che affidare a lui un lavoro sulla legalità dedicato alle nuove generazioni, che toccasse i temi su cui si gioca la loro partita.
Ci accompagnano in questo viaggio le pregevoli illustrazioni di Marco Lodola, artista pop affermato nel mondo, esponente del Nuovo Futurismo che di recente ha “arredato” con le sue sculture luminose le facciate e le vetrine di prestigiose boutique a Roma, New York, Parigi, Singapore, e poi le Gallerie Lafayette di Doha in occasione dei mondiali di calcio nel Qatar.
È molto bella l’idea di un maresciallo che, con brevi e incisive lettere, racconta al figlio il suo lavoro e la sua anima da carabiniere. La moglie è mancata ma lui e il ragazzo sono rimasti una famiglia, “lo sono forse anche di più”. Così il padre decide di trasmettere ciò che ha appreso dalla sua esperienza, con parole semplici e tese a squarciare il velo di incomunicabilità che a volte separa i figli dai genitori. Lo fa con un amore che non si vergogna di manifestare, perché bisogna sempre dire ti voglio bene, “meglio una volta in più che una in meno”.
Ammonisce il giovane a guardarsi dalla droga, che fa diventare “vigliacchi, bugiardi, codardi, ingannevoli”. Che fa “andare via, in un inferno profondo” dal quale “non si torna più”. Lo esorta a trattare la città come se fosse casa sua, a star lontano dai “branchi”, a bandire qualunque forma di bullismo, a rispettare le donne. Gli ricorda che chi ha ragione “non ha mai bisogno di urlare”.
È un testamento morale da conservare nella vita, che farà crescere entrambi. Ma la storia di una piccola famiglia acquista, attraverso i toccanti insegnamenti di un maresciallo, una valenza universale. Esprime i sentimenti e l’impegno che ogni buon carabiniere, ogni buon cittadino deve avere verso il suo prossimo. Se tutti educhiamo i figli al rispetto dell’altro, la partita del futuro è già vinta.
All’orizzonte ci sono sfide importanti: salvaguardare il pianeta, conservare la pace, gestire al meglio l’intelligenza artificiale scongiurando i rischi per una democrazia conquistata a fatica nel corso dei secoli. In queste pagine, che spero saranno apprezzate, c’è un’idea su come affrontarle.
Ancora una volta il Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri valorizza le arti, che nel Bel Paese sono di casa, senza dimenticare il loro valore educativo. Ancora una volta è la nostra occasione per augurare a tutti i lettori un Nuovo Anno ricco di gioia e serenità.